sabato 30 aprile 2011

Spring Break!

Mica potevo deludervi e non raccontarvi delle mie Spring Break! Sappiate solo che sto rinunciando ad una pila di compiti per lunedì che mi aspetta sulla scrivania, solo per voi (sì, ve ne sono eternamente grata)! Anyways, vediamo di raccontare con calma e dettagliatamente.

Day 1 - Departure: Siamo partiti alle prestissime 12.30. No, non AM, PM. Abbiamo orari ed esigenze diversi, noi. Abbiamo guidato per circa tre ore verso sud, sulla Highway 101 ("Driving down on 101, California here we come, right back where we started from," momento di nerdizzazione musicale), e siamo arrivati a Pismo Beach in serata. Abbiamo cenato in un locale messicano che, considerando le dimensioni delle portate, era probabilmente per elefanti.

Day 2 - Pismo Beach and ATVing: Mattinata su bordo piscina, pomeriggio ATVing. Gli ATVs sono delle macchine fighissime che ti fanno fare cose ancora più fighe su dune di sabbia. Io e Melissa avevamo, però, un Dune-Buggy, che è una macchina bassa e lenta, e che non cammina granchè neanche sull'asfalto. However, è stato parecchio figo, e io ho anche guidato un po' (no, non ci siamo bloccate 3 volte mentre tentavamo di salire su una duna). Per ulteriori informazioni su questi mezzi di locomozione, vedi Wikipedia, che io non le so spiegare bene queste cose. In serata siamo stati da alcuni amici a mangiare, con correlata passeggiata notturna nell'oceano. Awesome.

Day 3 - Santa Barbara and Los Angeles: Domenica abbiamo guidato ancora più a sud, direzione Santa Barbara. Dopo il milionesimo Subway in tre giorni, abbiamo passeggiato sotto le palme ed un sole che lo vedi solo nei film. E proprio un film è sembrato a me, che di lungometraggi girati in South California ne ho visti tanti, forse troppi.

In serata siamo arrivati ad Hollywood, e abbiamo fatto la famosa Walk of Fame e ammirato le impronte dei veri VIP davanti al Chinese Theatre. Poi un giro nei meandri di Beverly Hills, 90210 (per cui ho deciso che sposerò un very rich guy, e mi comprerò una casetta a tre piani con piscina e idromassaggi compresi nel prezzo, e quattro BMW parcheggiate nel vialetto), e per finire cena nel Piccolo Paradiso, ristorante italiano degno della mia approvazione.

Day 4 - Warner Brothers Studios: Ma veniamo ad uno dei giorni più eccitanti di tutti i sette. Lunedì abbiamo fatto un tour dei Warner Bros Studios (sì, quelli degli Animaniacs). Inutile dire che è stato fantastico. Abbiamo girato per i set di alcuni dei più famosi film e telefilm mai esistiti (Friends, E.R., Spiderman, Batman, Casablanca, My Fair Lady, Harry Potter, ecc. ecc.) e abbiamo visitato il museo delle "props", ovvero degli accessori di scena di film come Harry Potter, Inception, e Scrivimi una canzone (sì, c'era il notebook dove Hugh Grant e Drew Barrymore hanno scritto la loro "Way Back Into Love"!). Siamo stati scelti dal Cappello Parlante, ed è uscito fuori che io sono una Griffondoro (nonostante abbia sempre pensato, e bramato, di essere una Serpeverde). Dopo aver implorato la nostra cara guida, Jesse, ed un paio di telefonate dopo (di cui una potrebbe essere stata fatta a Dio per quanto ne so), siamo riusciti ad entrare sul set di The Big Bang Theory.
E sì, un BAZINGA adesso ci sta tutto. È stato troppo figo, provare la stessa emozione di un musulmano che raggiunge La Mecca. Oh yeah. Oh, abbiamo anche visto una celebrity, o per lo meno, io credo di averla vista, si tratta di Becki Newton, meglio conosciuta come Amanda di Ugly Betty, che ci ha salutato con il suo bimbo in braccio (che Wikipedia dice essere nato a Novembre, quindi i conti tornano: ERA LEI). Finito questo momento di gloria per nerd televisivi, ci siamo diretti ad Anaheim: Disneyland, here we come!


Day 5 - Disneyland: giustappunto prima di compiere i miei 18 anni e diventare "adulta" (LOL), ho avuto l'ooportunità di una vita di restare bambina e visitare il posto che ogni infante sogna di visitare. No, non è bello come ve lo aspettate. È di più. È il posto più magico del mondo, dove i sogni diventano realtà (scusate, dovevo dirlo). Ho conosciuto Mickey Mouse (yes, be jealous) e fatto un giro nelle famose Teacups di Alice in Wonderland. Poi un altro numero immenso di rides, che sarebbe anche inutile elencare tutte, perchè egualmente fantastiche: Indiana Jones, Jungle Cruise, Tarzan's tree house, Space Mountains, Pirates of the Carribbean (senza dubbio la migliore), e tantissime altre. In conclusione, una delle giornate più belle della mia vita.

Day 6 - California Adventure: è il parco di divertimenti accanto a Disneyland, un po' meno magico, ma assolutamente più gasante. Le rides più fighe:
  • Tower of Terror: un ascensore, costruito secondo la serie televisiva The Twilight Zone, che sale e scende per 52 metri alla velocità della luce;
  • California Screaming: le montagne russe più fighe che abbia mai fatto, e che sì, ti fanno davvero gridare come una ragazzina;
  • Soarin' Over California: uno schermo che proietta immagini dei posti più belli della California mentre sei seduto su un sedile che simula un aeroplano, che ti fa sembrare di volare sul serio;
  • Grizzly River Run: un viaggio per le cascate da cui esci non bagnato, di più.
Ammetto che queste sono le uniche che ricordo, quindi le più fighe. In serata abbiamo ammirato lo spettacolo dei fuochi d'artificio che c'è ogni sera a Disneyland, e che a San Rocco gli fa un baffo.

Day 7 - UCRiverside: Giovedì abbiamo visitato il college che Michael frequenterà a partire dall'anno prossimo. Sì, è tutto come nei film.

Ebbene sì, il giorno del ritorno in patria è arrivato, e ci si prepara per un lunedì da paura a cui seguirà uno dei mesi più pazzeschi di sempre (che spero passi davvero in fretta).
Spero di non avervi annoiato. Se vi ho annoiato, pazienza. L'avete chiesto voi.

In conclusione, le Vacanze di Primavera più fantastiche della mia vita. Oh yeah.


martedì 19 aprile 2011

Prom! (#1)

Dai che sto diventando sempre più brava! È passatasolo una settimana e già sto aggiornando questo blog. Assurdissimo.
Anyways, volevo solamente raccontare del mio PromPromPROM! Potete lasciare domande e commenti sotto, ma intanto vi dico subito che è esattamente come nei film, solo che questa volta era ancora più cinematografico perchè non era la mia High School, ma quella di Sisi, una mia amica exchange student brasiliana,
dove quattro quinti della popolazione studentesca sono seriamente BIANCHI, invece che il povero un quinto che nella mia scuola combatte contro il resto dei tizi asiatici e indiani.
A parte questo assurdo fatto geografico, è stata una piacevole sfilata di moda (anche se la metà del vestiti era comprata da Macy's, compreso il mio!), e io e Sisi ci siamo divertite a prendere in giro i vestiti strani e quelli terribilmente terrificanti, ma anche ad elogiare quelli non-così-particolarmente-terribili.
Il tutto si è svolto su una barca in mezzo alla baia di San Francisco, e a metà del viaggio siamo addirittura passati sotto il Golden Gate Bridge, il che è stato particolarmente figo e gigantenormesco. Ma figo.
Niente tipici drammi da Prom (anche se io non conoscevo assolutamente nessuno, quindi non avrei comunque potuto sapere anche se ce ne fossero stati),
ma sono stati incoronati la reginetta e il re del ballo (haha! troppo stereotipicamente divertente).
Il Prom si è concluso con io che avvisto in lontananza gli unici ragazzi indiani della festa che, avvicinandosi, riconosco essere due tizi della mia scuola (di cui uno era nella mia squadra di Dodgeball): quando dici che il mondo è piccolo!
E questo era il racconto del mio primo ufficiale ballo americano.
Intanto la scuola procede normalmente, per soli altri due giorni. Esattamente, solo due, poi saremo in Spring Break! E noi ce ne andiamo a Los Angeles, a lasciare le nostre impronte sulla Walk of Fame e a stalkerare Sheldon Cooper negli studi della Warner Bros.
Tenterò di aggiornare dalla California del Sud. Intanto vi lascio con un bel BAZINGA!, che ci sta sempre.

martedì 12 aprile 2011

I Don't Even Know.

Mi sa che è arrivato il momento. Di aggiornare, anche se brevemente, sulla mia vita. Dopo un po' Blogger mi si apre automaticamente e mi urla "Ti prego, aggiornami!" Oggi non ne potevo più di ascoltarlo lagnarsi, quindi ecco qua.
Non vi siete persi molto dall'ultima volta che ho aggiornato, a parte che ho quasi finito il QUEST (mi manca un'ultima presentazione il 23 o 24 maggio e potrò finalmente diplomarmi), e non so più scrivere in italiano se non traducendo letteralmente idioms e frasi prettamente inglesi. Fail. Già mi sta salendo l'ansia per quando dovrò ricominciare a scrivere temi e compiti in classe in italiano. Diamine. Vabbè, passiamo alle cose festose ed allegre.
Starmites, il musical di primavera, è terminato. Lo so, lo so. Avevo detto cose festose e allegre, ma questo è sempre meglio dei compiti in classe di italiano. Sono parecchio triste, anche se abbastanza felice. Adesso posso dilettarmi con la visione di Spongebob per un intero pomeriggio invece che essere a scuola fino alle dieci, però mi manca dipingere le facce della gente, soprattutto delle tizie antipatiche a cui facevo i disegni più brutti solo per lo sfizio di farle diventare orribili sul palco. Purtroppo è finito. E Sabato ser
a, mentre sul palco accettavo la mia rosa e ascoltavo tutti elogiare Ms. J per i 36 anni della sua carriera finiti proprio quella sera, io mi sono resa conto che, non saranno 36 anni, ma comunque 242 giorni sono passati. E solo 75 ne mancano alla fine di questa giostra. Sì, una lacrima è colata sulla arida guancia di Francesca-che-dipinge-male-le-facce-delle-persone-che-le-stanno-antipatiche. Ma è troppo presto per piangere. C'è ancora il latte da versare.
Haha. Come sono divertente. Anyways, di latte ce n'è, e ce n'è tanto. Sabato sera, per esempio, andrò al Prom di Sisi, un'altra exchange student brasiliana che vive a San Mateo. Il mio primo Prom ufficiale, e, diciamo, una prova in costume del mio vero Prom, che sarà il 14 Maggio.
Il vestito? Haha. No. O perlomeno, ancora no. Nonostante Lauren mi ripeta da un mese che dovrei iniziare a cercarlo. Ma lei è anche quella che mi dice che dovrei trovare un vestito rosso, perchè il rosso mi sta bene. Quindi ho smesso di fidarmi di lei.
Aggiornamento gratuito concluso, suppongo. Non c'è niente di buono da dire, o almeno non mi viene niente.
Passo alla parte emozionale ed emozionante. Yay.
Mi mancate? Sì. Voglio tornare? No.
Quando sono arrivata qui, niente mi sembrava come a casa mia. Sì, era tutto eccitante e figo (e americano), ma sapevo che quello dove dormo non era il mio letto, che non avrei dovuto avere un armadietto a scuola, che la cena non era il mio pranzo. In questo ultimo mese, ho avuto tante rivelazioni. Non so come le chiamate lì da voi, qui li chiamamo "blasts." Il sole del pomeriggio su una desolata Paseo Padre è lo stesso che splende sulla trafficata Piazza Marconi. Il mio caffè ha quel dopogusto che solo un vero caffè italiano può avere. Il mio autobus per tornare a casa da scuola è solo rosso e verde, ma è sempre SUD-EST. La cena alle sei del pomeriggio ha lo stesso sapore di un pranzo alle due e mezza. Persino la musica ha finalmente lo stesso effetto che aveva mentre percorrevo lo Stradone di Locorotondo.
E potranno non essere chianche, potranno non essere Trulli, o, per quanto ne vale, Cummerse, ma queste è casa mia. Finalmente. Ci sono voluti sei mesi, ma ce l'ho fatta.

There's no place like home.
Quale delle due?